Vi sono spesso circostanze della vita in cui le persone sembrano incapaci di comprendersi. Ognuna, ancorata alla propria posizione, adotta modalità di relazionarsi inefficaci e spesso fonte di sofferenza.
È in queste situazioni che la mediazione  può rivelarsi una valida forma d’aiuto.

La mediazione ha la funzione di facilitare l“incontro” tra due o più persone che desiderano superare una situazione difficile o bloccata. Può trattarsi, ad esempio, di circostanze in cui c’è da prendere una decisione all’interno di un progetto, di una relazione o di una negoziazione; oppure in cui due persone in conflitto hanno il desiderio di riconciliarsi. I protagonisti hanno punti di vista, percezioni o vissuti diversi. Non riescono a trovare una via d’uscita, ma, avendo a cuore un riavvicinamento o il raggiungimento di un accordo, vorrebbero ridurre la “distanza” e trasformare la situazione.
Nella fase iniziale della mediazione prevedo un incontro individuale con ogni protagonista. Questo permette un’espressione più libera e più ampia concedendomi di focalizzare meglio il vissuto, i bisogni e le aspettative di ognuno. È un momento importante per raccogliere elementi utili ed instaurare la fiducia che sta alla base del processo mediativo.
Successivamente, facilito l’incontro fra i protagonisti che in questo modo si sentono aiutati e sostenuti nella comunicazione. Nel mediare ho cura dei bisogni di ciascuno, incoraggio una comunicazione chiara e favorisco una qualità di ascolto. Sono questi i fattori che contribuiscono a creare uno spazio di apertura fra le parti che sta alla base del processo trasformativo e spesso risolutivo della situazione.